Visto per Residenza Elettiva in Italia dalla Cina

residenza italia

Visto per Residenza Elettiva in Italia dalla Cina

Visto per Residenza Elettiva Italia, tipologia di visto prevista per il cittadino straniero cinese che intenda stabilire la sua dimora in Italia, senza svolgere attività lavorativa.

I documenti che servono per richiedere il visto per residenza elettiva all’ambasciata d’Italia in Cina sono:

  1. formulario domanda di visto;
  2. fotografia recente formato tessera a colori;
  3. documento di viaggio sarebbe il passaporto in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto;
  4. documentate e dettagliate garanzie circa le risorse economiche ampie e costanti nel tempo, derivanti da rendite come (pensioni o vitalizi), proprietà immobiliari, stabili attività economico-commerciali o da altre fonti disponibilità in Italia di adeguato alloggio;
  5. assicurazione sanitaria annuale per residenza elettiva avente una copertura minima di € 30.000 per le spese per il ricovero ospedaliero d’urgenza e le spese di rimpatrio.

Visto per residenza elettiva ambasciata italiana in Cina cos’è?

Si tratta di un’autorizzazione all’ingresso di lunga durata, di “tipo D”, per un soggiorno di durata superiore a novanta giorni, come previsto dall’articolo 18 della Convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen, con riferimento ai visti nazionali.

Il Visto per residenza elettiva ambasciata italiana in cina consente l’ingresso in Italia, ai fini del soggiorno, allo straniero che intenda stabilirsi nel nostro Paese e sia in grado di mantenersi autonomamente, senza esercitare alcuna attività lavorativa.

A tal fine, lo straniero dovrà fornire adeguate e documentate garanzie circa la disponibilità di un’abitazione da eleggere a residenza, e di ampie risorse economiche autonome, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuità nel futuro. Tali risorse dovranno provenire:

  1. dalla titolarità di cospicue rendite (pensioni, vitalizi),
  2. dal possesso di proprietà immobiliari,
  3. dalla titolarità di stabili attività economico-commerciali,
  4. da altre fonti diverse dal lavoro subordinato.

Per il mancato riferimento della legge o dei regolamenti a parametri determinati, la valutazione dell’adeguatezza dei mezzi economici per il mantenimento proprio e dei familiari e discrezionale.

Al coniuge convivente, ai figli minori, ai figli maggiorenni conviventi ed a carico, ed ai genitori conviventi a carico del titolare di visto, potrà essere rilasciato analogo visto solo a condizione che le suddette capacita finanziarie siano adeguate.

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